Maurice Ravel

Joseph-Maurice Ravel nasce a Cibure, Pirenei, nel 1875 e manifesta sin da piccolo una spiccata attitudine musicale. All’età di i genitori lo iscrivono al conservatorio di Parigi  dove studia pianoforte sotto la guida di Gabriel Fauré.
Manifesta ben presto uno stile tutto personale che matura sotto le influenze anche della musica popolare russa e spagnola;  subisce il fascino del jazz americano durante una serie di concerti negli Stati Uniti e Canada. Vuole giungere a forme piacevoli, comprensibili, cambiando le forme della tradizione e, sotto questo aspetto, potremmo consideralo più classico che un impressionista. Le sue composizioni, sia per pianoforte che per orchestra, denotano una grande attenzione agli effetti sonori, e, nonostante la complessità delle partiture, Ravel è sempre meticoloso e preciso nello sfruttare al massimo le capacità espressive di ogni singolo strumento.
Muore nel 1937 a causa di un’atrofia cerebrale instauratasi ben 5 anni prima per un gravissimo incidente stradale.
Della sua produzione musicale è  da sottolineare la “Pavane pour une infante défunte”, che lo impone al grande pubblico a soli 24 anni; altri successi tra cui il balletto  “Daphnis et Chloé” del 1909 e “Le Tombeau de Couperin” del 1914.
Nel 1928, su richiesta della celebre ballerina Ida Rubinstein, compone il famoso “Bolero” che consacra il suo successo.
Altre composizioni da ricordare, fra tante altre, sono anche Rapsodia Spagnola e Mamma Oca.


Le Tombeau de Couperin
Yasuto Kimura – New Tokyo Chamber Philharmonic





Bolero
Maya Plisetskaya, Coreografia di Maurice Bèjart

Un pensiero riguardo “Maurice Ravel

  1. Questa bella interpretazione coreografica di Maurice Béjart sottolinea tutta la sensualità “ipnotica” del capolavoro di Ravel.
    Maya Plissetskaya e il “Ballet du XXe Siècle” (1975)

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