Henrique Oswald

Henrique Oswald (1852 – 1931)

Compositore brasiliano considerato uno dei più importanti del suo tempo, pianista di gran talento, Henrique Oswald è autore di una vasta produzione di musica da camera; vive a Firenze per quasi trent’anni e sviluppa uno stile dapprima vicino a Mendelssohn e Schumann, poi evolvendosi verso i modelli di Franck, Fauré e Debussy. Nell’ultimo periodo della sua vita si dedica alla composizione di musica religiosa.

Henrique Oswald nasce a Rio de Janeiro da padre svizzero-tedesco e da madre livornese; nel 1853 si trasferiscon a San Paolo dove suo padre apre un negozio per la vendita di pianoforti e sua madre insegna musica presso le famiglie dell’aristocrazia locale. Dopo una prima formazione curata dai genitori, Henrique Oswald studia con Gabriel Giraudon e già all’età di dieci anni si esibisce come pianista; nel 1868 si stabilisce a Firenze perfezionandosi sotto la guida di Henry Ketten e Giuseppe Buonamici. In questo periodo conosce Johannes Brahms e Franz Liszt.
Diventato famoso in Italia, Henrique Oswald nel 1896 si reca in Brasile per una lunga e applaudita serie di concerti; nel 1900 è chiamato a far parte del servizio diplomatico presso il Consolato brasiliano di Le Havre e di Genova, incarichi che abbandona presto non essendogli congeniali.
Nel 1902 Henrique Oswald ottiene una strepitosa affermazione con “Il neige” (Nevica), brano pianistico presentato ad un concorso internazionale di composizione indetto dal quotidiano francese “Le Figaro”; vince il primo premio, all’unanimità, su più di 600 partecipanti. La prestigiosa giuria, guidata da Camille Saint-Saëns, comprendeva anche Gabriel Fauré e il pianista Louis Diémer.
Tra il 1903 e il 1906 mantiene l’incarico di direttore dell’Istituto Nazionale di Musica di Rio de Janeiro, poi si dedica principalmente all’insegnamento e alla composizione; dopo alcune tournée in Europa, nel 1911 si stabilisce definitivamente a Rio facendo della sua casa un centro di riferimento per la musica da camera.
Autore prolifico, Henrique Oswald lascia moltissimi brani per pianoforte e musica cameristica; della sua produzione fanno parte anche una sinfonia, due concerti, uno per pianoforte e uno per violino, tre opere e composizioni corali a cappella molto apprezzate. La sua musica, di chiara matrice europea, cade in oblio dopo la “Semana de Arte Moderna” di San Paolo del 1922 che segna l’inizio del modernismo brasiliano; in questi ultimi anni, tuttavia, si assiste ad un rinnovato interesse per le sue composizioni.

Elegia per violoncello e pianoforte
Carlos Audi, violoncello
Hamilton Tescarollo, pianoforte

Quartetto per pianoforte in sol magg. Op. 26

Sinfonia in do magg. Op. 43
1. Allegro moderato
2. Adagio (9:46)
3. Scherzo (allegro vivace) (17:55)
4. Molto allegro. Deciso (25:38)
Orquestra Sinfonica Brasileira, dir. Eduardo de Guarnieri

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