Jakob Frančišek Zupan

Jakob Frančišek Zupan (1734 – 1810)

Compositore di cui si hanno poche notizie biografiche, Jakob Frančišek Zupan è autore della prima opera scritta in lingua slovena, “Belìn”, indicativa del risveglio del sentimento nazionalista fiorito nell’ultimo quarto del XVIII secolo.

Jakob Frančišek Zupan nace nel villaggio di Schrötten, Alta Stiria; nulla si conosce della suscrive musica formazione e dei suoi primi anni di attività, il suo nominativo appare nei registri del 1749 dell’Università dei Gesuiti di Graz, nel 1757 insegna musica a Kamnik, cittadina poco lontana da Lubiana, poi si trasferisce a Komenda, dove rimane fino al 1765. Ritornato a Kamnik con l’incarico di organista della chiesa parrocchiale e direttore del coro, Jacob Zupan dà un forte impulso alle iniziative musicali dell’Accademia “Santa Cecilia”, attiva fino al 1784, scrivendo musica religiosa e organizzando concerti mensili e in occasione delle diverse festività.
Le poche opere superstiti di Jakob Frančišek Zupan, una ventina, alcune in forma incompleta, sono conservate negli archivi delle Cattedrali di Lubiana e Novo Mesto; sono composizioni poco impegnative nelle quali il canto è solitamente accompagnato da due violini e l’organo come il basso continuo, talvolta si aggiungono un paio di clarini, corni, viole e timpani. Le melodie sono semplici e orecchiabili, il suo stile si colloca fra il tardo barocco e il primo classicismo.

“Belìn”, la prima opera in lingua slovena, è il lavoro più significativo di Zupan. Il libretto, pubblicato a Pisenice nel 1780 dal monaco Anton Felix Dev, celebra la vittoria del dio sole sulle tenebre come allegoria contro il dominio straniero. Le tre ninfe, Cerere, Pomona e Flora, sono la nazione slovena; Belìn è l’antico dio slavo della luce e Burja, il personaggio negativo, rappresenta la dominazione asburgica. L’opera, considerata persa fino al 2008, quando il manoscritto è scoperto dal compositore e musicologo Milko Bizjak, viene eseguita in anteprima il 30 settembre 2018 dalla Scuola di Musica Vič-Rudnik di Lubiana diretta dal Maestro Marjan Grdadolnik.

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