Jan Nepomuk Vent

Jan Nepomuk Vent (1745 – 1801)

Oboista e compositore boemo, Jan Nepomuk Vent è ricordato soprattutto per i suoi arrangiamenti e trascrizioni delle opere di Mozart: Il ratto dal serraglio, Così fan tutte, Il flauto magico e il Don Giovanni; è autore anche di composizioni molto originali tra cui tre Quintetti per oboe, fagotto e archi.

Jan Nepomuk Vent, anche Johann Went o Wendt, nasce a Divice, villaggio del distretto di Louny, figlio di un calzolaio, violinista dilettante, in servizio al castello dei Conti Pachta; sin da bambino mostra spiccate attitudini musicali, assecondate da questa famiglia che provvede a farlo studiare con Jan Stastny dell’orchestra del Teatro di Praga.
Per qualche tempo Jan Nepomuk Vent è al servizio del conte Ernst Pachta come maggiordomo e come oboista, integrando, al bisogno, la piccola orchestra della famiglia. Questa situazione di servitore e musicista, spesso frequente in Boemia, lo spinge alla ricerca di altri incarichi; fugge per ben tre volte prima di trovare una nuova sistemazione.
A luglio del 1771 Jan Vent viene assunto dal principe Joseph Adam di Schwarzenberk, con residenze a Vienna e nei castelli di Trebon e Česky Krumlov. Qui Vent ha l’incarico di fondare un ensemble di fiati (Harmonie *) e, dovendo occuparsi anche del repertorio, trascrive molte pagine cameristiche, balletti e opere famose, oltre a realizzare composizioni del tutto originali. Dal 1777 Jan Nepomuk Vent affianca l’oboista Josef Triebensee nell’orchestra del Burgtheater di Vienna e, nelle vesti di musicista di corte, provvede, lavorando fino alla morte, al rinnovamento del repertorio dell’Harmonie.

(*) Harmonie è un termine tedesco che, nel contesto della storia della musica, e in particolare nell’epoca classica, identifica un ensemble di strumenti a fiato, generalmente da cinque a otto elementi, utilizzato dall’aristocrazia per l’esecuzione di musica all’aperto o ricreativa.

Sinfonia in mi bem. magg.
I. Allegro
II. Andante
III. Menuetto
IV. Finale
Czech Chamber Philharmonic Orchestra, dir. Vojtěch Spurný

Partita in do magg. “Alleluja”
Collegium Musicum Pragense

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