Albéric Magnard – Inno alla Giustizia

Albéric Magnard – Inno alla Giustizia Op. 14, per orchestra

Il 3 settembre 1914 Albéric Magnard muore fucilato dai soldati tedeschi, la sua casa è incendiata, periscono molte sue opere ancora in manoscritto. Trent’anni dopo, nel 1944, il suo Inno alla Giustizia apre la stagione dei concerti nella Parigi liberata dall’occupazione tedesca; l’Orchestre National de France è diretta da Manuel Rosenthal.

Dalla metà dell’ultimo decennio del XIX secolo, e fino al 1906, il cosiddetto “Affaire Dreyfus” polarizza la società francese; tra i pochi fautori dell’innocenza di Alfred Dreyfus si distingue Émile Zola che il 13 gennaio 1898 pubblica su L’Aurore un editoriale intitolato “J’Accuse…!”, una lettera aperta indirizzata al presidente della Repubblica francese Félix Faure allo scopo di denunciare pubblicamente le irregolarità e le illegalità commesse nel corso del processo in cui Dreyfus era stato condannato per alto tradimento.

Questa vicenda stimola Albéric Magnard a dare una risposta in musica, per condannare l’ingiustizia in quanto tale e per esaltare la giustizia. La composizione viene completata a marzo del 1902 con dedica a Émile Gallé, maestro vetraio di Nancy e amico di Magnard, uno dei primi firmatari della petizione a sostegno di Dreyfus nel 1898. L’Inno alla Giustizia, eseguito per la prima volta a il 14 gennaio 1903 a Nancy sotto la direzione di Guy Ropartz, riscuote gran successo di pubblico e critica; il successo viene confermato dalla successiva esecuione parigina del 24 novembre 1904 sotto la direzione di Alfred Cortot.
Il brano, intenso e commovente, si basa su tre idee tematiche. La prima idea tematica esprime la natura opprimente dell’ingiustizia; un assolo di clarinetto evidenzia la richiesta di porre rimedio. Un motivo lamentoso sottolinea la natura persecutoria dell’ingiustizia, poi, quando la violenza appare più potente che mai, esplode trionfante la giustizia.

Orchestre du Capitole de Toulouse, dir. Michel Plasson

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.