Pietro Morandi

Pietro Morandi (1745 – 1815)

Pietro Morandi, compositore, organista, maestro di cappella a Pergola e a Senigallia, è ricordato tra i principali musicisti marchigiani del XVIII secolo; è il padre di Giovanni Morandi, anch’egli compositore, ottimo organista e apprezzato maestro di canto.
Pietro Morandi nasce a Bologna dove studia sotto la guida di Padre Martini; giovanissimo inizia a scrivere musica e nel 1763 viene aggregato all’Accademia Filarmonica come compositore. Nel mese di giugno 1764 assume l’incarico di maestro di cappella della cattedrale di Pergola e nel 1778 presso la cattedrale di Senigallia; nel 1811 lascia ogni incarico al figlio Giovanni e si ritira in privato.
La sua attività è documentata da poche fonti dirette; quanto oggi si conosce è desunto principalmente dall’esame dell’epistolario tenuto con Padre Martini. Alcuni libretti a stampa e altre fonti secondarie documentano sue composizioni nei generi dell’opera seria, degli intermezzi comici e della cantata. Di grande importanza, trattandosi di una forma poco praticata in Italia, è il ritrovamento nel 1990 da parte del maestro Marco Mencoboni di 12 concerti per organo.
Moltissime delle composizioni di Pietro Morandi sono andate perdute; rimangono circa 60 opere conservate in biblioteche italiane e all’estero. Pietro Morandi è ricordato anche come eccellente maestro di canto e di composizione.

Concerto VII “Col Imitazione Del Flauto a becco ottavino”
Leonardo Carrieri, organo Gaetano Callido (1765), Venezia: Chiesa di San Trovaso

Concerto X
Minne Veldman, organo Johann Heinrich Hartmann Bätz, L’Aia: Chiesa Evangelica Luterana

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