Louis Spohr – Sinfonia n. 6″Storica”

Louis Spohr – Sinfonia n. 6 in sol maggiore “Storica” Op. 116

Se nelle sue prime cinque sinfonie Louis Spohr segue il modello dei grandi compositori viennesi, nella Sinfonia in sol maggiore Op. 116, scritta nell’estate del 1839 su commissione della Società Filarmonica di Londra, si cimenta con un’opera sui generis, fuori dagli schemi tradizionali che lascia perplessi gli ascoltatori del suo tempo. La composizione è strutturata in quattro movimenti e ciascuno di essi è riferito a un determinato momento della storia della musica. Il titolo completo recita: Historische Symphonie im Styl und Geschmack vier verschiedener Zeitabschnitte für Orchester (Sinfonia storica nello stile e nel gusto di quattro periodi diversi).

Nei quattro movimenti Louis Spohr crea un collegamento temporale che unisce il periodo barocco e il suo tempo. L’idea, teoricamente innovativa e interessante, non trova nella realtà adeguata percezione; allo scarso entusiasmo della prima esecuzione, 6 aprile 1840 alle Hanover Square Rooms di Londra, si accompagnano le aspre critiche all’ultimo movimento, una satira dello stile compositivo allora in auge: la musica operistica francese, molto gradita al grande pubblico.
Le differenze di stile tra i quattro movimenti sono evidenziate anche dalla graduale crescita delle dimensioni dell’orchestra. Nel periodo “Bach-Händel” si utilizzano gli archi più due flauti, due oboi, due fagotti e due corni; per “Haydn–Mozart” si aggiungono due clarinetti, in “Beethoven” tre timpani e altri due corni, poi l’orchestra si espande completamente con l’aggiunta di ottavino, due trombe, tre tromboni, triangolo, piatti, grancassa e tamburo.

I. Movimento: Largo grave – Allegro moderato (Bach-Handel’sche Periode, 1720)
Il movimento iniziale si apre con una lenta introduzione, viene enunciato il tema che sarà sviluppato nel successivo Allegro; il riferimento a Bach è nello sviluppo in fugato, lo stile di Händel è ricordato da una bella melodia pastorale.

II. Movimento: Larghetto (Haydn-Mozart’sche Periode, 1780)
Il secondo movimento è caratterizzato da passaggi melodici arpeggiati e difficili dissonanze. Il motivo d’apertura si richiama al tema del movimento lento della Sinfonia 87 di Haydn, l’ultima delle Sinfonie Parigine, poi viene offuscato dal materiale tematico mozartiano che riprende l’Andante con moto della Sinfonia in mi bemolle maggiore K543.

III. Movimento: Scherzo e Trio (Beethoven’sche Periode, 1810)
Il terzo movimento, ispirato alla settima sinfonia di Beethoven, è ricco di contrasti dinamici; il materiale tematico è sottoposto a numerose manipolazioni melodiche che, accumulandosi, conducono alla coda finale.

IV. Movimento: Finale: Allegro vivace (Allerneueste Periode, 1840)
Il movimento conclusivo è concepito come una satira sullo stile che in quegli anni domina la scena francese, il Grand Opéra. L’andamento è scherzoso e bizzarro; sono presenti richiami alla musica di Rossini, Auber e Adam, accenni a Berlioz e Meyerbeer.

Radio Kamerorkest, Ton Koopman
I. Largo grave – Allegro moderato (Bach-Handel’sche Periode, 1720)
II. [05:53] Larghetto (Haydn-Mozart’sche Periode, 1780)
III. [13:26] Scherzo e Trio (Beethoven’sche Periode, 1810)
IV. [20:00] Finale: Allegro vivace (Allerneueste Periode, 1840)

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